Il palchetto in bagno |
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Si fa o non si fa? Spesso si vede nelle riviste o nelle ambientazioni in show-room... sono di grande effetto, belli da vedere ma... a casa propria... nel bagno che usiamo tutti giorni... è un'altra cosa!
Acqua e legno non vanno molto d'accordo, il legno è un materiale vivo, a contatto con l'acqua gonfia, si muove, dà problemi!
Intervenire dopo per ripristinare non è facile: il bagno di solito è un ambiente piuttosto piccolo dove si entra a fatica con i macchinari necessari, occorre chiamare l'idraulico per smontare i sanitari, fare venire il palchettista per sistemare il pavimento, rimontare i sanitari cercando di non rigare il pavimento con qualche attrezzo... e durante questa operazione magari non si può usare il bagno per qualche giorno.
Il nostro consiglio: è meglio evitare!
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I tempi di attesa |
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Ci sono dei casi in cui non si può fare altro che attendere... alcune tipologie di lavorazione non possono essere eseguite se i supporti non sono pronti.
Alcuni esempi non esaustivi della casistica sono l'asciugatura del sottofondo cementizio prima della posa del parquet, l'asciugatura degli intonaci prima della decorazione, l'asciugatura del cemento in occasione di lavori di rinforzo struttrale, ecc...
Ogni tanto qualcuno ne approfitta per andare da un'altra parte a fare un altro lavoro, altre volte invece è proprio necessario fermarsi ed aspettare... occorre sapere distinguere!
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I cementi rapidi e quelli specifici (impermeabilizzanti, ecc...) |
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Costano più cari, sono più difficili da lavorare, ma poi funzionano davvero?
Certo che funzionano, il problema è, il più delle volte, che chi li usa non legge le istruzioni oppure decide di diluirli per risparmiare... occorre “monitoraggio e controllo tecnico/professionale”!
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Impianti elettrici sezionati |
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Sono utili perché consentono in caso di malfunzionamento di qualche dispositivo alimentato elettricamente di poter continuare ad avere la luce in casa.
Si usa in particolare per i principali elettrodomestici, soprattutto quelli incassati:
immaginate di avere un interruttore (magnetotermico) che possa togliere tensione per esempio al forno... se il medesimo si guasta e fa scattare il salvavita si resta al buio finché non si scopre quale dispositivo si è guastato (e quanti ne abbiamo ormai in casa...).
Se dispongo di interruttori posso spegnerli tutti e poi riattivare il salvavita: se la luce torna allora posso riattivare i dispositivi precedentemente staccati, dandogli corrente uno alla volta in modo che, quando arrivo al forno (nell'esempio), la luce salterà di nuovo permettendomi questa volta di identificare il guasto! Toglierò quindi l'alimentazione al dispositivo da riparare e continuerò ad usare normalmente la casa aspettando il tecnico per la riparazione.
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Aspettative e contestazioni |
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Su questo argomento si potrebbe scrivere un vero trattato. Cosa ci aspettiamo dal lavoro finito e cosa è giusto contestare appellandosi al rispetto della “regola dell'arte”? La casistica è talmente ampia da rendere impossibile persino un discorso a caratteri generali in quanto quasi qualunque argomento può essere rovesciato con un esempio che lo contraddice.
In linea di massima in questa sede possiamo solo fare un richiamo al buon senso!
Ad un estremo: non si possono in alcun modo accettare lavori palesemente male eseguiti, che non abbiano caratteristiche di solidità e resistenza (piastrelle che si staccano, ecc...) che pregiudichino il normale utilizzo del bene finito o che possano addirittura essere causa di infortuni.
All'altro estremo: occorre tenere presente che tante lavorazioni sono fatte a mano... alle lavorazioni artigianali si riconosce un certo margine di tolleranza e pertanto non si può pretendere l'assoluta perfezione che spesso non trova riscontro nemmeno nei sofisticati prodotti ottenuti tramite processi industriali.
Totalmente inutili poi le contestazioni su parti di edifici non oggetto di lavori concordati: l'affermazione “questo muro è tutto storto!!” non ha rilevanza quando riferita ad un muro preesistente in merito al quale non era stabilita alcuna lavorazione!
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Installazioni posa in opera e sigillature |
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Box doccia, posa di piastrelle (colle e stucchi), serramenti esterni, ecc..., l'elenco è sicuramente molto lungo!
Sono prodotti fondamentali che determinano il buon esito della ristrutturazione. Per ognuno di loro esistono in commercio prodotti specifici, reperibili tramite i canali professionali, che consentono il conseguimento di risultati di eccellenza nella qualità e nella durata... è inutile spendere tanti soldi nell'acquisto di un un bene finito se poi per risparmiare pochi euro si utilizzano prodotti che non sono in grado di garantire la performance necessaria.
Occorre farsi consigliare da un vero esperto del settore per stabilire di caso in caso quale sia la scelta migliore.
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Pavimenti sovrapposti |
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Perché un pavimento possa durare nel tempo ed essere garantito, deve essere realizzato a regola d'arte.
Il materiale di finitura (legno, piastrelle, ecc) deve essere ancorato su un sottofondo solido e compatto.
Se si incolla un pavimento nuovo sopra uno vecchio che si muove o è comunque poco stabile... sicuramente avrà vita breve, per questo il più delle volte conviene demolire il vecchio pavimento e rifare i battuti sottostanti.
Alla sovrapposizione si accompagna inoltre un altro classico problema: la necessità che sorge di dover accorciare tutte le porte, portefinestre e porta ingresso (che se blindata potrebbe costituire un vero problema...).
Il nostro consiglio è di valutare attentamente di caso in caso, non sempre un risparmio si traduce in una minor spesa nell'arco del tempo.
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Le fughe delle piastrelle |
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La fuga è lo spazio tra una piastrella e l'altra.
Tale spazio può essere più o meno grande a seconda del proprio gusto e di diverse condizioni tecniche che forzatamente ci condizionano, in particolare:
- La qualità della piastrella: più è bassa (piastrella storta, non piana, ecc...) e più sarà difficile posare le piastrelle accostate senza fuga o con fughe molto ridotte.
- La dimensione della piastrella: più le piastrelle sono grandi e più sarà difficile riuscire a posarle senza fuga o con fughe molto ridotte.
- La tipologia della piastrella: come sono i bordi e con che grado di precisione sono prodotte le piastrelle? Per poter posare bene con fughe molto ridotte o senza fuga sarà necessario che le piastrelle siano rettificate (i bordi ad angolo retto) e calibrate (la planarità e la dimensione sono garantite con bassissimi livelli di tolleranza) e ovviamente che i bordi siano diritti (ci sono piastrelle con bordi molto movimentati, in questo caso non è un difetto ma... sarà ovviamente impossibile posarle senza fuga!)
Una nota per quest'ultimo caso: se i bordi delle piastrelle non sono diritti non aspettatevi fughe diritte! Sembra una banalità, invece è un'errore che ingenuamente commettono in molti.
- Le condizioni dell'ambiente di posa. Ad esempio: se si posa in esterno sarà importante avere un po' di fuga. Non sarà mai come avere un giunto di dilatazione ma un po' aiuta...
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Impianto idraulico a collettore |
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Non una unica linea che si dirama con derivazioni e giunti sotto pavimento (potenziali punti deboli) ma una linea per ogni punto da servire con i raccordi a vista sul muro, quindi ispezionabili.
I vantaggi sono:
- Minor rischio di necessità di mantenzioni causate da assestamenti strutturali o altre problematiche.
- Maggiore facilità di controllo di ogni punto acqua, apertura/chiusura di una linea o successive modifiche.
- Minori perdite di carico, la pressione dell'acqua non diminuisce se si aprono più rubinetti contemporaneamente.
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Impianto elettrico: studio preliminare |
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É un consiglio importante, studiate bene cosa vi serve e dove prima di dare corso ai lavori perchè in caso contrario è facile che possa comportare ritardi o essere causa di rilevanti costi da sostenere.
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